Nuovo caso clinico con mancanza di osso eseguito dal dottor Cesare Paoleschi con impianti zigomatici, impianti pterigoidei e all-on-four.
La mancanza di osso non rappresenta più un impedimento all’implantologia osteointegrata.
Il caso clinico della signora di Rieti è, infatti, un esempio di come la scienza moderna in campo odontoiatrico possa fare la differenza nella vita dei pazienti che soffrono di gravi problemi di atrofia mascellare.
Situazione iniziale: la mancanza di osso
La paziente soffriva a causa dell’assenza di denti e della mancanza di osso che l’aveva costretta da anni all’utilizzo di una protesi mobile nell’arcata superiore.
Questa situazione le causava problemi di masticazione, difficoltà nella pronuncia di alcune parole e un forte disagio psicologico, in quanto non poteva sorridere con sicurezza. Inoltre, i tre denti rimanenti nell’arcata inferiore non erano più in salute, causandole dolore e problemi nella masticazione.
La paziente aveva perso la speranza di trovare una soluzione, poiché altri dentisti le avevano detto che non aveva abbastanza osso per l’inserimento degli impianti dentali.
La sua situazione iniziale è bene visibile dalla panoramica iniziale eseguita in prima visita con il dottor Cesare Paoleschi:

La riabilitazione
Il dottor Cesare Paoleschi, esperto di implantologia nei casi di mancanza di osso, ha eseguito un solo intervento chirurgico in anestesia generale per inserire quattro impianti zigomatici nell’arcata superiore e due impianti pterigoidei, insieme a quattro impianti dentali nell’arcata inferiore, utilizzando la tecnica all-on-four.

La tecnica all-on-four è una tecnica avanzata di implantologia dentale che prevede l’inserimento di quattro impianti dentali in una sola seduta, senza la necessità di innesti ossei. Questa tecnica è particolarmente adatta per i pazienti con una grave atrofia, in cui la quantità di osso disponibile per l’inserimento degli impianti è ridotta.
La tecnica degli impianti zigomatici, invece, prevede l’inserimento di impianti dentali i dimensioni più lunghe direttamente nell’osso degli zigomi. Questa tecnica è ideale per i pazienti con una grave mancanza di osso mascellare che impedisce altre tecniche chirurgiche.
La tecnica degli impianti pterigoidei, invece, prevede l’inserimento di un impianto dentale nella regione posteriore della mascella, nota come processo pterigoideo. Questi impianti, utilizzati nei casi di grave atrofia, vengono molto spesso impiegati insieme agli impianti zigomatici (Consulta anche il caso: “Gravissima atrofia trattata con impianti pterigoidei, zigomatici e endossei”)
Risultato finale della riabilitazione
Dopo l’intervento chirurgico, la signora ha dovuto aspettare alcuni mesi per consentire l’osteointegrazione degli impianti dentali, ovvero il processo di integrazione degli impianti nell’osso circostante, che ne consente la stabilità e la funzionalità.
Dopo il periodo di attesa, la signora è stata finalmente in grado di ottenere denti fissi, che le hanno permesso di mangiare e sorridere senza problemi. Questo ha migliorato la sua qualità della vita e le ha ridato la fiducia in se stessa.

In conclusione, il caso clinico della signora di Rieti dimostra come la tecnologia moderna possa fare la differenza nella vita dei pazienti che soffrono di gravi problemi di atrofia mascellare. Grazie alla tecnica all-on-four, agli impianti zigomatici e agli impianti pterigoidei, la paziente ha potuto tornare a sorridere con denti fissi, riprendendo in questo modo la sua vita senza problemi.
Ulteriori informazioni
La paziente è stata operata presso il centro chirurgico Iris Viareggio (direttore sanitario Dottoressa Silvana Ganghin).
Il dottor Cesare Paoleschi, che ha studiato il progetto di riabilitazione ed ha eseguito l’intervento chirurgico, è laureato in odontoiatria e protesi dentaria ed è iscritto all’albo degli odontoiatri di Lucca al numero 3. Visita e opera esclusivamente presso i centri Iris della Toscana e della Liguria.
La paziente è stata poi seguita presso lo studio IRIS compagnia odontoiatrica di Firenze (direttore sanitario Dottor Daniele Augusti)