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Impianti Zigomatici

Implantologia|Impianti Zigomatici

Tutto quello che c'è da sapere sugli impianti zigomatici

Impianti dentali zigomatici: cosa sono?

Gli impianti zigomatici sono impianti dentali che vengono utilizzati nella riabilitazione di casi in cui il paziente non ha più osso mascellare.

A differenza degli impianti dentali tradizionali, che solitamente non superano i 18mm, la dimensione degli impianti zigomatici è notevolmente più lunga (possono misurare anche più di 50mm) in quanto vengono inseriti nell’osso dello zigomo. Questa tipologia di osso è molto resistente e consente all’impianto di integrarsi nell’osso.

Quando ricorrere agli impianti zigomatici?

Si ricorre alla tecnica di implantologia zigomatica quando il paziente presenta una gravissima atrofia nell’arcata superiore che impedisce l’impiego di tecniche tradizionali. In questo modo il paziente può tornare ad avere una dentatura fissa evitando sia innesti d’osso ma soprattutto la protesi mobile.

Gli impianti zigomatici rappresentano una valida alternativa alla tecnica di innesto di osso, metodica chirurgica più invasiva che prevede tempi di recupero più lunghi.

impianti zigomatici impianti senza osso panoramica prima

Come avviene la perdita dell’osso?

L’atrofia dell’osso mascellare consiste in una perdita del volume dell’osso che ne pregiudica la funzionalità; può essere sia fisiologica, con una naturale regressione, che patologica, ovvero dovuta a traumi o come conseguenza di malattie.

Solitamente vengono sottoposti a questo trattamento i pazienti che da molti anni portano una protesi totale rimovibile con conseguente riassorbimento osseo, oppure pazienti affetti da grave malattia parodontale che hanno rinviato talmente a lungo le estrazioni dentarie che l’osso residuo è estremamente scarso.

Come il chirurgo implantologo valuta se adottare la tecnica

L’iter per la riabilitazione mediante impianti zigomatici inizia con una visita odontoiatrica molto approfondita durante la quale il chirurgo implantologo valuta aspetti diagnostici e non solo:

  • Salute generale del paziente: in alcuni casi l’implantologo si consulta con il medico curante o con medici specialisti che seguono il paziente se affetto da patologie più serie
  • Ortopantomografia, detta più comunemente panoramica dentale per una valutazione generale del parodonto
  • TC CONE BEAM per la valutazione più approfondita delle caratteristiche dell’osso mascellare
grave atrofia

Come avviene l'intervento chirurgico e quanto dura.

Una volta valutata la fattibilità dell’intervento chirurgico, il paziente si sottopone ad una serie di accertamenti medici tra cui gli esami del sangue e una visita cardiologica. L’intervento viene eseguito in anestesia generale in sala operatoria in presenza del chirurgo, dell’anestesista e di uno staff di infermieri e assistenti odontoiatrici specializzati.

In caso di presenza di denti residui ma non più recuperabili, il chirurgo implantologo procede innanzitutto all’estrazione per poi procedere all’inserimento degli impianti zigomatici.

L’operazione per la riabilitazione di una mascellare con la tecnica degli impianti zigomatici dura mediante 2 ore e 30 minuti.

Quanti impianti zigomatici vengono inseriti

Il numero degli impianti zigomatici da inserire dipende dal caso clinico ed è una valutazione che il chirurgo implantologo fa prima dell’operazione grazie anche allo studio di un modello 3D del mascellare.

L’impianto zigomatico può essere singolo, nel caso di una grave atrofia solo parziale del mascellare, oppure il chirurgo può prevedere l’inserimento anche di 4 impianti zigomatici, 2 per lato (tecnica chiamata QUAD Zygoma).

Oltre agli impianti zigomatici, in base allo studio e alla progettazione della riabilitazione, l’assetto implantare può prevedere anche l’innesto di impianti endossei e impianti pterigoidei.w

impianti zigomatici

La fase post operatoria

Un corretto iter di riabilitazione con impianti zigomatici prevede per il paziente una cura antibiotica, a cui può aggiungersi anche una cura antinfiammatoria, di circa 10-15 giorni. A distanza di circa una settimana avviene la prima visita di controllo che durante il primo anno arrivano ad essere solitamente 3 o 4. 

Le visite di controllo successive al primo anno sono previste solitamente con una cadenza periodica.

Quando vengono avvitati i nuovi denti

La preparazione dell’intervento di riabilitazione mediante impianti zigomatici prevede anche la parte protesica, solitamente presa in carico da un odontoiatra protesista che, dopo aver preso le impronta, studia attentamente le caratteristiche della bocca del paziente stando anche molto attento alle richieste dello stesso, al fine di preparare i manufatto protesico con la collaborazione di un odontotecnico. 

Al termine dell’intervento, il chirurgo implantologo valuta con una chiave dinamometrica la stabilità degli impianti nell’osso per poi decidere se procedere al carico immediato.

In questo caso il paziente può avere una protesi fissa provvisoria avvitata agli impianti dopo appena 24-48 ore dall’intervento chirurgico. In caso contrario il paziente dovrà attendere circa 6 mesi affinché gli impianti si integrino correttamente nell’osso.,

Impianti zigomatici in caso di sinusite

La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, ossia delle quattro paia di cavità che si formano durante i primi anni di vita e si trovano in continuità con le fosse nasali (seni mascellari – seni frontali – seni sfenoidali – cellule etmoidali)

Prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgia zigomatica il paziente, affetto da sinusite, dovrà sottoporsi ad una operazione FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgery) al fine di ripulire i seni mascellari ed eliminare la sinusite. (Consulta il caso di Sinusite e impianti Zigomatici eseguito dal dottor Cesare Paoleschi)

I vantaggi di questa tecnica chirurgica

I vantaggi di questa tecnica chirurgica, che sostituisce altre tecniche più invasive come l’innesto di osso autologo, sono molteplici:

  • unico intervento chirurgico
  • percentuale di successo molto elevata (98-100%)
  • ridotto disagio post operatorio
  • possibilità di avere i denti fissi in tempi molto brevi e recuperare, quindi, estetica e funzionalità del sorriso

Rischi e controindicazioni

In senso generale, le controindicazioni e i rischi degli impianti zigomatici hanno aspetti in comune con altre forme di implantologia. Ci sono diverse situazioni che non si prestano a questo genere di intervento. Sono coinvolte le malattie sistemiche e neoplastiche non compensate. Non solo. Rappresentano un problema anche l’abuso di fumo, alcol o droghe.

Risultano rilevanti anche malattie psichiatriche gravi, cattive abitudini igieniche e bruxismo. Per ciò che riguarda invece la sinusite acuta, è fondamentale che venga affrontata e risolta prima di pensare all’intervento.

 

Un ulteriore fattore da valutare è la sinusopatia cronica asintomatica, la cui cura può avvenire mediante un’opera chirurgica che si realizza in un tempo precedente o in concomitanza dell’impianto zigomatico.

Quanto costa un impianto zigomatico

Le variabili per questa tipologia di intervento possono essere molteplici e per questo ogni progetto di riabilitazione può essere diverso nel costo rispetto agli altri. Per avere un’idea più precisa dell’impegno economico è sempre opportuno sottoporsi ad una visita di controllo approfondita.

L'importanza di un chirurgo esperto

In questa tipologia di riabilitazione non va sottovalutata la preparazione e l’esperienza del chirurgo implantologo che esegue l’intervento chirurgico, trattandosi di un intervento di implantologia sicuramente più impegnativo e invasivo rispetto a quelli tradizionali.

Altro aspetto da valutare è sicuramente la struttura sanitaria dove viene eseguito l’intervento e tutto lo staff che si prende cura del paziente.

Impianti Zigomatici: la spiegazione del dottor Cesare Paoleschi

Faq

La tecnica degli impianti zigomatici può essere impiegata nei casi di grave atrofia del mascellare.

Le variabili per questa tipologia di intervento possono essere molteplici e per questo ogni progetto di riabilitazione può essere diverso nel costo rispetto agli altri. Per avere un’idea più precisa dell’impegno economico è sempre opportuno sottoporsi ad una visita di controllo approfondita.

Al termine di un intervento di chirurgia zigomatica il chirurgo implantologo valuta la stabilità degli impianti appena inseriti mediante una chiave dinamometrica stabilendo la possibilità o meno di fare il carico immediato.

Il numero degli impianti zigomatici da impiegare per la riabilitazione dell’arcata superiore varia a seconda del caso clinico.

Il dottor Cesare Paoleschi esegue gli interventi di chirurgia zigomatica in anestesia generale presso la sala operatoria del centro chirurgico Iris Compagnia Odontoiatrica di Viareggio.

Attraverso una visita approfondita durante la quale si valutano le condizioni di salute generale del paziente, l’ortopantomografia (panoramica dentale) e la TC CONE BEAN.

Si, ma prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgia zigomatica il paziente, affetto da sinusite, dovrà sottoporsi ad una operazione FESS (Functional Endoscopic Sinus Surgery) al fine di ripulire i seni mascellari ed eliminare la sinusite.

Le riabilitazioni complesse

Il Dott. Cesare Paoleschi, oltre agli interventi di implantologia tradizionale per la sostituzione di uno o più denti mancanti, si occupa di riabilitazioni complesse mediante innovative tecniche di implantologia osteointegrata

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